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Penna e calamaio nelle scuole vennero utilizzati fino alle fine degli anni Sessanta. Basti pensare che la penna BIC nacque solo nel 1953. Si intingeva la penna col pennino nel calamaio, poi si davano un paio di colpi per togliere l’inchiostro in eccesso e poi si scriveva sul foglio: il rischio di sporcarsi, macchiare il foglio o il compagno era sempre molto alto!

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Fino al 1990, in Italia, ogni classe aveva una sola maestra o maestro. La riforma Gelmini ha reintrodotto il maestro unico, o meglio prevalente, a partire dalle classi prime dell'anno scolastico 2009/2010.

Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano

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Le cartelle di cuoio comparvero intorno agli anni ’50. In precedenza, le cartelle erano spesso fatte con una robusta tela o con avanzi di vecchi indumenti. Erano una specie di busta, chiusa da due bottoni. C'era chi possedeva invece una custodia fatta da due assi di legno tenute insieme da cinghie di cuoio. In entrambi i casi, pronte a contenere lo stretto necessario: quaderno e penna.

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Ancora oggi si gioca a rubabandiera.  Le origini di questo gioco non si conoscono, ma circola una storiella di naufraghi che, issata una bandiera per chiedere soccorso, quando uno di loro la rubò per chiedere aiuto a una nave di passaggio, cominciò a essere inseguito dagli altri per sventolarla meglio.

Sono ben 105 le bobine del Fondo Fontanesi, ma una spicca! Da un primo giorno di scuola del 1963 gli alunni si confrontano sulle impressioni e differenze della scuola di oggi.

Il primo giorno di scuola. Intervista a Gianna Fontanesi

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